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lunedì 8 febbraio 2010

Una piccola bugia...




Contesto: La ex First Lady ha racconta con tono grave di quella volta che nel 1996 atterrò in Bosnia, sotto il fuoco dei cecchini. Hillary ha ricordato di essere stata costretta a scappare dall’aereo verso le autovetture per mettersi al sicuro in una base americana vicina.
Dopo qualche giorno la stampa mostra l’enorme panzana raccontata dalla senatrice. L’atterraggio, infatti, avvenne in tutta tranquillità. Ad accogliere Hillary Clinton all’aeroporto c’erano ufficiali USA, autorità bosniache e perfino una bambina di 8 anni che, per l’occasione, recitò una poesia in inglese.

Analisi:
In questo filmato vediamo la senatrice che dopo la domanda del giornalista deglutisce e successivamente chiude le palpebre per un tempo prolungato, il primo gesto indica la presenza di tensione e il secondo è legato al fatto che quando sentiamo qualcosa che non ci piace e quindi chiudiamo gli occhi come per tenere fuori quello che abbiamo ascoltato.
Altro indizio è che usa più pause del solito, inoltre non ricorre per niente a gesti illustratori, questi ultimi vengono usati per accompagnare un discorso e quando si dicono le bugie ci si tende a controllare di più riducendo al minimo i movimenti. Altro indizio significativo è un ripetitivo ahhh..ahh.. contato almeno 10 volte in 42secondi. Hillary almeno per tale performance merita un voto più alto del marito.